Colombia Freak Style - 16 Agosto

Ciao vagabondiiii! Sono Nadia e sono la vostra coordinatrice che vi accompagnerà in questo viaggio da Bogotà con i suoi monumenti coloniali, fino ad arrivare alle bellissime spiagge caraibiche delle islas del Rosario...ovviamente per qualsiasi dubbio non esitate a chiedere! Nel frattempo vi lascio qualche foto...

Buongiorno vagabondi! In attesa di qualche iscritto, vi dico qualcosa di più di questo viaggio partendo dalla prima tappa: Bogotà.

Cominciamo in alta quota essendo a oltre 2500 m di altitudine, è infatti la terza capitale sudamericana per altitudine dopo LaPaz e Quito. Ma cosa visiteremo? 

Le attrazioni sono tantissime ma quelle da non perdere assolutamente sono:

• 1 La Candelaria, ovvero il quartiere storico, dove fu fondata la città nel 1538. Quartiere pittoresco per i suoi piccoli caffè, le casette in pieno stile coloniale con inferriate e tegole rosse, i centri culturali, le biblioteche e i teatri. La Candelaria è il posto perfetto per un contatto diretto con le tradizioni colombiane: dal cibo venduto direttamente in strada, alle bevande tipiche come il Salpicon, da sorseggiare passeggiando, fino ai mercatini e i ristoranti che propongono cucina tipica. Vicinissimo a Plaza Bolivar, è il posto perfetto per trascorrere del tempo all'insegna del relax, del buon cibo e dello shopping.
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2 Monserrate, con il suo mirador. Panorama mozzafiato e aria pulita, il Monserrate è una tappa da non perdere, per la bellezza del paesaggio offerto a 3.200 m d'altezza. Vetta da raggiungere a piedi, per i più sportivi, o tramite la funivia, per un'esperienza particolare e adrenalinica, sotto il cielo azzurro della Colombia. In cima troveremo anche la basilica del senor de Monserrate, al cui interno c'è il particolarissimo Cristo sdraiato, risalente al 1656 e realizzato in legno e ferro, con veri capelli e ciglia umane.

Ciao vagabondi ci eravamo lasciati con la visita di Bogotà... ma cos'altro vedremo?

Oltre la Candelaria e Monserrate, da non dimenticare i musei, tra cui i principali sono: museo dell'Oro e museo Botero.

Il primo, fondato nel 1939 dal Banco della Repubblica, la banca centrale colombiana, al fine di proteggere il patrimonio archeologico nazionale, si trova al centro della zona coloniale denominata “la Candelaria” e offre ai visitatori la possibilità di vedere la più grande collezione al mondo di manufatti d'oro di epoca pre-colombiana. Non solo, perché tra le sale espositive ce ne sono alcune in cui sono presenti opere in pietra, legno, metallo e tessili di alto valore archeologico, testimonianti la vita delle diverse popolazioni che abitavano l'attuale Colombia prima dell'arrivo degli europei. Dieci le sale espositive tutte sfavillanti per i pezzi d'oro di varia forma e grandezza, ben custoditi e protetti dato anche l'altissimo valore economico che rappresentano.

Il museo Botero, invece, racchiude le più importanti opere dell'artista colombiano più importante e riconosciuto al mondo: Fernando Botero. Le sue opere riflettono uomini, donne, bambini, animali, oggetti e frutti dai corpi voluminosi, in situazioni tipiche della cultura colombiana.
Il suo successo e riconoscimento è tale che l'artista stesso ha voluto donare parte della sua collezione privata, oltre alle opere da lui stesso realizzate, affinché si aprisse un luogo dove i colombiani potessero apprezzare diverse manifestazioni.
Una delle clausole della donazione era che nessun lavoro donato poteva essere prestato o cambiato luogo dopo essere stato inviato. Pertanto, il montaggio delle opere rimane così com'è deciso da Botero. Delle opere donate, 87 corrispondono alla collezione personale di arte universale. Tra questi ci sono opere di artisti famosi come Edgar Degas, Claude Monet e Henri Matisse. Per quanto riguarda i pezzi creati dall'artista, i visitatori potranno ammirare 123 pezzi.

Ma passiamo alla seconda tappa del nostro tour: Eje cafetero, sito patrimonio dell'UNESCO nonchè principale aerea di produzione del caffè di tutta la Colombia.

Si trova nella regione centro-occidentale delle Ande colombiane. La regione è composta da quattro dipartimenti: Caldas, Quindío, Risaralda e il nord della Valle del Cauca, collegati tra loro da strade separate da brevi distanze.

Caldas, Quindío e Risaralda sono i tre centri principali dell'asse del caffè, poiché rappresentano le porte d'ingresso ai principali punti turistici della zona, grazie ai loro aeroporti e ai grandi terminal di trasporto.

L'Asse del caffè colombiano è un esempio eccezionale di paesaggio culturale produttivo e sostenibile, frutto degli sforzi di diverse generazioni di famiglie contadine che, per oltre cento anni, hanno accumulato conoscenze per ottenere uno dei migliori prodotti al mondo e, allo stesso tempo, sono riuscite a sviluppare una forte identità culturale per la Regione del caffè.

Lo sviluppo e l'espansione della coltivazione del caffè hanno segnato l'evoluzione della Regione del Caffè. Le origini di questa attività nella regione dell'Asse del Caffè risalgono alla seconda metà del XIX secolo.

Qui visiteremo il paese di Salento e una delle tante piantagioni di caffè che lo circondano....

Buongiorno vagabondi! So che siete in partenza per il ponete del 25 aprile, ma nel frattempo vi lascio qualche immagine di valle del Cocora,che raggiungeremo da Salento a brdo delle nostre jeep...

Buongiorno vagabondiiii! Tornati dal ponte?? Bene ora è il momento di pensare all'estate... e di dare il benvenuto a Sabina!

Ma dove eravamo rimasti?? Lasciato Salento con la valle di Cocora, ci dirigeremo verso la terza tappa del viaggio, ovvero Medellin.

La "città dell'eterna primavera", così chiamata per il suo clima mite e per i colori floreali che la attraversano, è situata nella Valle d'Aburrà, fra due cordigliere andine e la sua storia è legata a quella di Pablo Escobar, personaggio a cui era stato dedicato un intero museo. Città caotica e colorata ha un'anima popolare e antica, impreziosita da un tocco artistico, grazie ai tanti musei e alle sculture di Fernando Botero.

Le cose da visitare qui sono tante, partendo dal belvedere, con il museo de la ciudad, plazoletas de las esculturas, con le statue di Botero e il museo di Antioquia.

Quest'ultimo è uno dei più importanti e famosi della città, ospita fra le tante opere artistiche, altre creazioni dell'artista colombiano Botero. Fu costruito con lo scopo di conservare ed esporre reliquie che raccontassero la storia dell'Indipendenza antiquoena. Il museo ha alle spalle una storia di disastri finanziari, chiusure e fallimenti, tuttavia ancora oggi continua a custodire l'essenza della storia e della cultura colombiana. Una delle curiosità che lo riguarda è quella di avere avuto alla propria direzione soltanto donne.